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30 OTT 2025

Comunicato stampa UNGDCEC 30-10-2025


CONTROLLO SUI CONTRIBUTI PUBBLICI: NUOVE RESPONSABILITA’ PER SINDACI E REVISORI

 

Il DPCM in corso di pubblicazione, contenente le disposizioni attuative dell’articolo 1, comma 857, della legge 207/2024, conferma le preoccupazioni già espresse dall’UNGDCEC nel precedente comunicato del 20 dicembre 2024 (Rappresentanti del MEF fuori dagli organi di controllo: bene la modifica, ma attenzione a responsabilità e compensi), diffuso a seguito della modifica normativa che aveva espunto la nomina ministeriale dal testo approvato.

Il nuovo DPCM definisce le modalità di verifica sull’utilizzo dei contributi statali di entità significativa, da individuarsi in una somma superiore a 1 milione di euro annuo o, se inferiore, pari almeno al 50% delle entrate o del valore della produzione, qualora i fondi siano destinati alla realizzazione di finalità o progetti di interesse pubblico. Il decreto, in corso di emanazione, assegna a sindaci e revisori il compito di accertare che i contributi siano spesi in conformità con le finalità previste e che i progetti siano effettivamente realizzati. La norma si applicherà ai contributi percepiti dal 1° gennaio 2025 e prevede l’obbligo di trasmissione di una relazione annuale al Ministero dell’Economia e delle Finanze entro il 30 aprile dell’anno successivo all’erogazione.

Al fine di evitare disparità di trattamento tra enti obbligati ai controlli e quelli sprovvisti di organi di vigilanza, il DPCM richiede a questi ultimi di provvedere alla nomina di un organo, anche monocratico, mediante le eventuali modifiche statutarie necessarie. Chi non intendesse adeguarsi potrà rinunciare all’erogazione del contributo, trovandosi di fatto di fronte a una scelta binaria.

Pur comprendendo la necessità di assicurare una maggiore tracciabilità nell’impiego delle risorse pubbliche — già oggi soggette all’obbligo di rendicontazione verso l’ente erogante —, l’impostazione del DPCM lascia perplessi. Il provvedimento, infatti, trasferisce su soggetti privati un compito che per sua natura dovrebbe restare in capo all’amministrazione erogante o a organismi pubblici di controllo. Sindaci e revisori si troverebbero, infatti, a svolgere una funzione di verifica sostanziale sull’utilizzo dei fondi, andando oltre il controllo di legalità previsto dall’art. 2403 c.c. e il controllo contabile disciplinato dal D.Lgs. 39/2010, fino a una vera e propria valutazione di merito sull’efficacia e sull’impatto dei progetti finanziati.

L’UNGDCEC esprime quindi preoccupazione per l’evidente estensione delle responsabilità che i professionisti si troverebbero ad assumere, trattandosi di un controllo eccedente rispetto a quanto normativamente previsto per i rispettivi ruoli. Tale estensione— introdotta in un momento in cui la recente modifica dell’articolo 2407 c.c. aveva inteso perimetrare con maggiore chiarezza l’ambito delle responsabilità dei sindaci — appare suscettibile di generare un ulteriore aggravio economico, in quanto l’incremento del rischio professionale si tradurrebbe inevitabilmente in un aumento dei premi assicurativi, in un contesto in cui — nonostante la modifica sopra citata — non sembra esservi ancora la volontà di adeguare le condizioni delle polizze.

Ulteriore criticità, apparentemente non risolta dal DPCM, è rappresentata dal mancato adeguamento dei compensi riconosciuti ai professionisti incaricati. Già nel precedente comunicato l’UNGDCEC aveva richiesto l’introduzione di una previsione normativa che garantisse l’adeguamento dei compensi da parte dell’assemblea dei soci, al fine di riequilibrare il rapporto tra responsabilità assunte, attività prestata e compensi percepiti, in modo che questi risultino equi e coerenti con il livello di responsabilità richiesto.

Pertanto, l’UNGDCEC ribadisce la piena disponibilità dei giovani commercialisti a contribuire al rafforzamento della trasparenza e dell’efficienza nell’utilizzo delle risorse pubbliche, ma chiede che ciò avvenga in un quadro di equità e sostenibilità professionale. Si auspica, in particolare, che nel testo del DPCM venga chiarito che il controllo da parte di sindaci e revisori rimanga circoscritto al perimetro normativamente previsto e che sia introdotto un obbligo di adeguamento dei compensi precedentemente stabiliti in sede di nomina.

 

Roma, 30/10/2025  

La Giunta UNGDCEC