La mole di informazioni
duplicate e di obblighi richiesti ai contribuenti e ai loro consulenti è enorme
e spesso inutile. Esempi lampanti sono gli obblighi contenuti nei dichiarativi,
dal modello Iva a quello dei redditi; oltre alle complicazioni tecniche, come
la documentazione di oneri detraibili o deducibili o la compilazione continua
di adempimenti totalmente inutili. È una sovrabbondanza di norme, spesso
ridondanti, che implicano complicanze continue. In questo senso ci sembra
necessario avviare una profonda opera di semplificazione e sburocratizzazione
delle circa 800 leggi, come già auspicato dal direttore dell’Agenzia delle
Entrate, Ruffini.
Un esempio più di tutti mette a
nudo l'assurdità di alcuni obblighi, derivanti da norme ben precise. Ci
riferiamo agli aiuti di Stato, che sono erogati dallo stesso Stato (spesa
pubblica), ma per i quali è previsto, comunque, un obbligo “dichiarativo” in capo
ai singoli contribuenti. Non solo: i medesimi contribuenti, per i medesimi
aiuti, saranno poi anche obbligati ad indicarli nei loro dichiarativi, pena la
decadenza dai benefici.
Un paradosso secondo cui lo
Stato concede aiuti, il contribuente è obbligato non solo a dichiararli sul
proprio sito internet, ma anche in un quadro dichiarativo, affinché il medesimo
Stato possa poi assolvere all’invio al Registro dei medesimi aiuti. In altre
parole, si addossa un ulteriore obbligo/adempimento al contribuente, nonostante
le informazioni necessarie siano già in possesso dello Stato, erogatore
dell’aiuto.
Ricordiamo, inoltre, che molti
di questi aiuti sono concessi dalla stessa Amministrazione Finanziaria, che li
rende anche consultabili in sezioni dedicate del cassetto fiscale del
contribuente. Sarebbe, quindi, già capace di comunicare tali aiuti al Rna. È un
ulteriore passaggio da mettere a punto perché questo stesso quadro rappresenta
un onere importante per i contribuenti e per i propri consulenti. Siamo pronti
a offrire la nostra esperienza in questo senso e collaborare con l’Agenzia
delle Entrate e le istituzioni i per un fisco più snello e giusto.
Roma, 10 maggio 2021
La Giunta UNGDCEC