22 MAR 2018
Fisco: commercialisti, rivedere impianto normativo professione
(AGI) - Roma, 22 mar. - L'impianto normativo che regolamenta la professione dei dottori commercialisti ed esperti contabili "rende legittimo cio' che non lo e'", e quindi occorre rivederlo, riformarlo. Anzi, diventa necessaria una riflessione sul Decreto legislativo 139 del 2005, "norme da rivedere in maniera decisa e concertata al fine di difendere noi stessi e i contribuenti impedendo a personaggi di ogni sorta di occuparsi del fisco". Lo sostiene Daniele Virgillito, presidente dell'Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (Ungdcec), prendendo spunto dalla condanna - pagamento di una sanzione pecuniaria - di un commercialista per diffamazione nei confronti di un esperto di tasse.
"Questa condanna chi vede condannati? E' stato l'inappropriato linguaggio ad essere punito, e quindi il metodo, o siamo stati condannati nel merito della questione? - si chiede Virgillito - Forse la proliferazione di varie figure e associazioni paraordinistiche e' consentita dalla vacuita' e inadeguatezza dello stesso impianto normativo che regolamenta la nostra professione. Basti pensare che adesso, paradossalmente, il consiglio di disciplina dell'Ordine, che annovera tra gli iscritti il collega condannato, potrebbe addirittura chiamare questi per i chiarimenti e gli eventuali provvedimenti del caso. Vi sembra equo? Bisognerebbe interrogarsi su come tutelare concretamente i prossimi come il collega e, attraverso una decisa revisione del Decreto legislativo 139".
"In questa direzione l'Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili - conclude il presidente - intende offrire il suo contributo, alle istituzioni competenti e al Consiglio nazionale, fatto di idee e proposte per un deciso e concertato cambiamento". (AGI)
Carica altri risultati